Card. Kasper: la comprensione esige la ricerca storica
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«Un cambiamento di paradigma non modifica l’insegnamento dispensato finora, ma lo inserisce in un contesto più ampio. Perciò l’Amoris laetitia non cambia neppure uno iota nell’insegnamento della Chiesa, e tuttavia cambia tutto. Il cambiamento di paradigma operato dall’Amoris laetitia consiste nel passaggio da una morale della legge a una morale della virtù, propria di Tommaso d’Aquino». Il teologo tedesco card. Walter Kasper, già relatore al concistoro straordinario sulla famiglia il 20 febbraio 2014, sul numero di novembre della rivista dei gesuiti tedeschi Stimmen der Zeit interviene nel dibattito sviluppatosi sull’esortazione apostolica di Francesco Amoris laetitia, nella quale il papa ha raccolto ed esposto i risultati dei due Sinodi dei vescovi sulla famiglia, quello straordinario del 2014 e quello ordinario del 2015 (cf. anche qui a p. 676 e 686).
L’Amoris laetitia «colloca la dottrina tradizionale in una nuova prospettiva. Non rompe con la tradizione, ma rinnova una grande tradizione». Non va ridotta alle questioni legate all’accesso dei divorziati risposati ai sacramenti, ma va utilizzata dalle Chiese locali come «uno strumento per il rinnovamento della pastorale della famiglia». «Il Sinodo è finito, si spera che ben presto anche le accese discussioni siano finite, ora comincia il lavoro concreto».
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