Documenti, 11/2000, 01/06/2000, pag. 387
La testimonianza ortodossa
Martyria, diaspora, hesychia: sono le tre parole-chiave intorno alle quali si sviluppa questa riflessione sui principali tratti della testimonianza della Chiesa ortodossa nel corso del XX secolo. Due eventi quali la rivoluzione russa (1917) e la sconfitta greca in Asia minore (1922-23) sono divenuti centrali della storia ortodossa e hanno modellato in maniera specifica la vita e la teologia di queste chiese, segnate dalla persecuzione e costrette all'emigrazione verso Occidente. La prospettiva con cui Kallistos di Diokleia (ausiliare della diocesi del Patriarcato Ecumenico in Gran Bretagna e docente di teologia ortodossa all'Università di Oxford; cf. Regno-att. 8,1997,246) affronta questi temi muove dalla visione del passaggio di millennio come kairos, e dal legame tra comprensione piena del presente e valutazione del passato.
L'orizzonte rimane prevalentemente interno all'Ortodossia, con ripetuti riferimenti al grande e santo concilio panortodosso che da decenni è in preparazione; al lettore non sfuggiranno tuttavia le implicite consonanze con alcuni dei "segni" del giubileo posti da Giovanni Paolo II: la "purificazione della memoria" e la "commemorazione ecumenica dei testimoni della fede del XX secolo" (cf. in questo numero alle pp. 329ss e 384ss).
The Ecumenical Review 52(2000)1, 46-56. Nostra traduzione dall’inglese.
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.