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Documenti, 11/2000, 01/06/2000, pag. 339

«Egli fu un martire»

Omelia del card. Mahony nel XX dell'assassinio di mons. Romero
"Un vero pastore della Chiesa", "assassinato per la testimonianza della sua vita"; un "uomo di Dio", che "sparse il suo sangue in difesa del Vangelo". "Un profeta, un martire". Non ha paura delle parole l'arcivescovo di Los Angeles (USA), card. Roger Mahony, chiamato a celebrare messa nella Plaza Salvador del Mundo, a San Salvador, il 24 marzo 2000, ventesimo anniversario dell'assassinio dell'arcivescovo Oscar Arnulfo Romero. Ma più ancora che ricordare la figura dell'uomo, Mahony insiste nella sua omelia sull'eredità che egli ha lasciato: "Se davvero vogliamo celebrare l'anno del giubileo e commemorare il ventesimo anniversario della morte e l'opera di questo uomo di Dio, allora dobbiamo assumere un'altra volta l'impegno per la giustizia e la pace in un tempo in cui esistono conflitti globali e un'intollerabile disuguaglianza sociale ed economica". "Non dobbiamo permettere che i semi del suo operato rimangano soltanto un ricordo. Dobbiamo continuare a spargere questi semi affinché portino frutto, e pregare perché il messaggio di Gesù Cristo regni su questa terra e in ogni luogo del mondo dove c’è ingiustizia". Originale dattiloscritto. Nostra traduzione dallo spagnolo.

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