Rapporto sull'Algeria
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«Riconosciamo una responsabilità condivisa per gestire flussi di rifugiati e migranti su larga scala in modo umano, sensibile, compassionevole e centrato sulle persone», poiché lo spostamento di 65 milioni di rifugiati nel mondo ha «implicazioni politiche, economiche, sociali, di sviluppo, umanitarie e sui diritti umani che travalicano tutti i confini»; sono «fenomeni globali che richiedono approcci globali e soluzioni globali», e «nessuno stato è in grado di gestire simili flussi da solo». Così il 19 settembre a New York, in occasione del I Vertice ONU su rifugiati e migranti, è stata adottata da 193 governi nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite la Dichiarazione di New York sui rifugiati e i migranti. Pur criticato da molte organizzazioni non governative come astratto e teorico, perché carente di obblighi vincolanti e di decisioni concrete, il testo è tuttavia un primo passo nella definizione di una cornice di responsabilità globale, prevedendo un maggiore impegno da parte degli stati firmatari nella protezione dei diritti umani di tutti i profughi e migranti e nel supporto verso i paesi che ne accolgono grandi numeri. Inoltre avvia un processo che porterà nel 2018 a un Accordo globale per la governance delle migrazioni.
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