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Documenti
Documenti, 19/1998, 01/10/1998, pag. 646

Rapporto sull'Algeria

Nazioni Unite

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Leggi anche

Documenti, 2017-9

Verso un accordo globale sulle migrazioni

La Dichiarazione di New York sui rifugiati e i migranti, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite

Assemblea generale delle Nazioni Unite

«Riconosciamo una responsabilità condivisa per gestire flussi di rifugiati e migranti su larga scala in modo umano, sensibile, compassionevole e centrato sulle persone», poiché lo spostamento di 65 milioni di rifugiati nel mondo ha «implicazioni politiche, economiche, sociali, di sviluppo, umanitarie e sui diritti umani che travalicano tutti i confini»; sono «fenomeni globali che richiedono approcci globali e soluzioni globali», e «nessuno stato è in grado di gestire simili flussi da solo». Così il 19 settembre a New York, in occasione del I Vertice ONU su rifugiati e migranti, è stata adottata da 193 governi nell’Assemblea generale delle Nazioni Unite la Dichiarazione di New York sui rifugiati e i migranti. Pur criticato da molte organizzazioni non governative come astratto e teorico, perché carente di obblighi vincolanti e di decisioni concrete, il testo è tuttavia un primo passo nella definizione di una cornice di responsabilità globale, prevedendo un maggiore impegno da parte degli stati firmatari nella protezione dei diritti umani di tutti i profughi e migranti e nel supporto verso i paesi che ne accolgono grandi numeri. Inoltre avvia un processo che porterà nel 2018 a un Accordo globale per la governance delle migrazioni.

Documenti, 2005-13

La clonazione, contraria alla dignità umana

Nazioni Unite, Santa Sede
«Gli stati membri sono invitati a proibire tutte le forme di clonazione degli esseri umani in quanto esse sono incompatibili con la dignità dell’uomo e con la protezione della vita umana». L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, riunitasi l’8 marzo 2005 in uno dei meeting della 59a sessione, sul progetto «Convenzione internazionale contro la clonazione riproduttiva degli esseri umani», ha adottato la risoluzione 59/280, la quale approva una Dichiarazione sulla clonazione umana che ne chiede agli stati membri la proibizione, senza distinzioni tra finalità terapeutiche e finalità riproduttive, in quanto pratica rischiosa e contraria alla dignità dell’uomo. La dichiarazione, passata con 84 voti favorevoli, 34 contrari, 37 astenuti e 6 assenti, non ha tuttavia carattere vincolante. La discussione in assemblea plenaria era stata preceduta da un dibattito preparatorio tenutosi il 21 e 22 ottobre 2004 in seno alla Sesta commissione, al quale la Santa Sede ha contribuito con il documento preparatorio che qui pubblichiamo insieme alla risoluzione dell’Assemblea generale.
Documenti, 2004-17

Rafforzamento morale dell'ONU

G. Lajolo, C. Migliore alla 59a Assemblea generale delle Nazioni Unite
È in corso a New York la 59a Assemblea generale delle Nazioni Unite, in programma dal 21 settembre fino a metà dicembre. Intervenendo al dibattito generale per la prima volta da quando è stato definito il nuovo status di osservatore della Santa Sede (cf. riquadro a p. 526 e Regno-att. 14,2004,454), il segretario vaticano per i rapporti con gli stati mons. Giovanni Lajolo ha ribadito il sostegno della Santa Sede al lavoro delle Nazioni Unite su temi come povertà e sviluppo, disarmo e terrorismo, auspicando una riforma dell’organismo che ne rafforzi la capacità di prevenzione dei conflitti e di intervento umanitario. Entrando più nel merito della riforma stessa, uno dei temi principali di quest’assemblea e del mandato del segretario generale Kofi Annan, l’osservatore permanente della Santa Sede presso l’ONU mons. Celestino Migliore ne ha espresso i «criteri essenziali»: «Per ciò che concerne le strutture: la rappresentanza e l’inclusione; per quanto riguarda i procedimenti: l’imparzialità, l’efficienza e l’efficacia; in materia di risultati: la responsabilità e la reazione» (intervento al joint debate dell’Assemblea generale, 6 ottobre).