Documenti, 5/1996, 01/03/1996, pag. 178
Dignità delle donne
Collaborare al proprio progresso, restare solidali con la nazione nella realizzazione delle "due culture (spirituale e materiale)", amare i valori della famiglia, collaborare all'opera della chiesa: sono queste, in vista del 2000, le responsabilità delle "care sorelle" cinesi secondo la prima lettera pastorale del Collegio dei vescovi cattolici, intitolata Dignità e responsabilità delle donne e diffusa il 28 agosto 1995, a pochi giorni dall'apertura a Pechino della IV Conferenza mondiale dell'ONU sulle donne.
Il testo va letto entro la dialettica tra il governo, la chiesa ufficiale, che lo firma, e la chiesa "sotterranea", che a fine 1994 aveva diffuso una propria lettera pastorale (cf. Regno-doc. 5,1995,132; Regno-att. 2,1996,52.56 e l'articolo di p. A. Lazzarotto in questo numero, p. 000). In particolare, oltre all'inevitabile parallelismo elogiativo nei confronti della nuova Cina e del suo governo, si nota – laddove si denuncia "che nel mondo d'oggi vi sono ancora luoghi dove si verificano fenomeni orribili, in cui la dignità della donna è calpestata" – il silenzio sulle violenze causate alle donne in Cina dalla rigida pianificazione familiare
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