Nell’annuale saluto alla curia romana in occasione dello scambio degli auguri natalizi (21.12.2004), Giovanni Paolo II ha svolto una retrospettiva che ha abbracciato i principali eventi della vita interna della Chiesa di Roma, con particolare apprezzamento per gli incontri ecumenici (www.vatican.va).
«Come dimenticare, innanzitutto, che il volto di Cristo continua ad avere un tratto dolente, di vera passione, per i conflitti che insanguinano tante regioni del mondo, e per quelli che minacciano di esplodere con rinnovata virulenza?». È la preoccupazione per la pace, e segnatamente per la situazione in Terra santa, il tema comune alle due tradizionali panoramiche che il papa effettua a cavallo del capodanno: quella – che qui pubblichiamo – rivolta alla curia romana il 21 dicembre 2002, dove prevale l'attenzione all'attività pastorale della Santa Sede, e quella rivolta al corpo diplomatico (in questo numero a p. 65), dove lo sguardo abbraccia la vita internazionale.
Oltre alla giornata di preghiera per la pace di Assisi, Giovanni Paolo II richiama alla memoria la pubblicazione della lettera apostolica Rosarium virginis Mariae, la Dichiarazione congiunta con Bartolomeo I sui temi ambientali, il discorso al Parlamento italiano, la giornata mondiale della gioventù a Toronto e gli altri viaggi apostolici (Guatemala e Messico, Polonia), le visite a Roma del patriarca ortodosso romeno Teoctist e di una delegazione della Chiesa ortodossa greca, le canonizzazioni di padre Pio, da Pietrelcina, Juan Diego e Josemaria Escrivá de Balaguer.