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Documenti, 5/1984, 01/03/1984, pag. 143

1. Prima di tutto comunità di chiesa

Vescovi

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Documenti, 2025-15

Non abbandoniamo le aree interne

Cardinali, arcivescovi, vescovi e abati delle aree interne

Il 26 agosto, al termine di un convegno annuale che dal 2019 riunisce a Benevento i vescovi delle cosiddette «aree interne», zone del territorio italiano minacciate dallo spopolamento e dall’abbandono, i partecipanti hanno diffuso una Lettera aperta al Governo e al Parlamento, che ha già raccolto 136 firme ed è aperta a ulteriori sottoscrizioni, e che sarà consegnata all’Intergruppo parlamentare «Sviluppo Sud, isole e aree fragili». Il punto di partenza è una critica al Piano strategico nazionale delle aree interne, che è stato approvato il 9 aprile di quest’anno e sembra recepire come inevitabile per queste zone il calo demografico e lo spopolamento.

I vescovi italiani invece, poiché «in questo quadro complesso – e preoccupante! – la comunità ecclesiale resta una delle poche realtà presenti ancora in modo capillare sul territorio nazionale», chiedono «che venga esplorata con realismo e senso del bene comune ogni ipotesi d’invertire l’attuale narrazione delle aree interne» e sollecitano «le forze politiche e i soggetti coinvolti a incoraggiare e sostenere, responsabilmente e con maggiore ottimismo politico e sociale, le buone prassi e le risorse sul campo, valorizzando un sistema di competenze convergenti, utilizzate non più per marcare differenze, ma per accorciare le distanze tra le diverse realtà nel paese».

 

Documenti, 2025-15

Critiche alla legge di bilancio

Cardinali e vescovi degli Stati Uniti

La Chiesa cattolica negli Stati Uniti sta tentando di fare opposizione all’amministrazione Trump sui temi sociali, con azioni che denotano tuttavia divisioni interne all’episcopato e un effetto in generale poco visibile. Il 26 giugno la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB) in una Lettera al Congresso sulla riconciliazione del bilancio ha espresso una valutazione sfumata della legge di bilancio denominata dal presidente Donald Trump One big beautiful bill (Una grande bellissima legge), in quanto contiene disposizioni di ampia portata sulla tutela della vita ma anche tagli drastici all’assistenza sanitaria e sociale e un approccio non condivisibile alla gestione dell’immigrazione.

Lo stesso giorno, 20 tra cardinali e vescovi si sono uniti a una protesta interreligiosa contro il progetto di legge fiscale e di spesa del presidente Trump, firmando una Lettera dei leader religiosi nazionali ai senatori USA sul disegno di legge di bilancio HR1, che elenca le prevedibili conseguenze dei tagli ai servizi sociali e sanitari. Il testo inviato ai senatori del Congresso degli Stati Uniti afferma che l’approvazione della legge sarebbe un «fallimento morale per l’intera società americana». Tra i firmatari figurano i card. Robert McElroy (Washington) e Joseph Tobin (Newark), gli arcivescovi John Wester (Santa Fe) e Paul Etienne (Seattle), nonché rappresentanti protestanti, ebrei e islamici. Il One big beautiful bill act è stato approvato dal Congresso, e firmato dal presidente Trump il 4 luglio.

Documenti, 2025-13

Lo vide, si avvicinò, se ne prese cura

Vescovi di frontiera e responsabili della mobilità umana dell’America del Nord, centrale e dei Caraibi

«I migranti, segno dei tempi e luogo teologico, ci presentano la carne sofferente di Cristo, persone che “si vedono costrette ad abbandonare la propria terra, ... non trovando altra via d’uscita”». E «come non denunciare anche il trattamento crudele e inusuale di decine di migliaia di persone, che ogni giorno subiscono l’indegnità di essere detenute e imprigionate a causa del loro status di immigrati irregolari, molti dei quali scandalosamente detenuti in istituti privati a scopo di lucro?». Così i vescovi di frontiera e responsabili della mobilità umana dell’America del Nord, centrale e dei Caraibi nella prima lettera pastorale regionale sulla migrazione, presentata il 27 novembre 2024 nell’ambito dell’82ª Assemblea del Segretariato episcopale dell’America centrale (SEDAC). Il documento, intitolato Lo vide, si avvicinò e se ne prese cura. Camminare con persone migranti, rifugiate, sfollate interne e vittime di tratta, lancia al tempo stesso una denuncia e un energico appello ai Governi affinché elaborino e attuino politiche che proteggano i diritti dei migranti e affrontino le cause strutturali della migrazione forzata. La lettera pastorale inoltre impegna le Chiese cattoliche locali ad assumere la tutela dei migranti come una scelta pastorale complessiva, che va oltre una pastorale di ambito. Questo, oggi che l’amministrazione Trump negli Stati Uniti ha fatto della guerra ai migranti il suo baluardo, pone le Chiese cattoliche in un ruolo apertamente critico.