Un "reale impegno organico ed efficace di integrazione, sulla scorta di una rete di reciproci diritti e doveri", come presupposto di "una rete di rapporti in cui ogni fede dia il meglio di sé per il bene spirituale e temporale di tutti, particolarmente in vista della costruzione di un futuro di pace: è la speranza con cui il patriarca di Venezia, card. Marco Cè, guarda alle relazioni tra cristiani e musulmani, particolarmente in Italia, a partire dalla narrazione biblica a proposito di Abramo, Agar e Ismaele. La relazione, dal titolo "E Ismaele si rifugiò nel deserto…", è stata pronunciata il 9 novembre scorso ai giornalisti dei settimanali cattolici riuniti a Venezia per il convegno: "L’Islam tra noi. Dalle paure al confronto", e ai partecipanti alla celebrazioni per i 25 anni di Gente Veneta e i 20 anni di Radiocarpini San Marco.
Originale: stampa da supporto magnetico in nostro possesso. Sottotitoli redazionali.