Francesco - Lettera al Regno: al traguardo dei 70 anni
Celebrare un anniversario è sempre un momento di riflessione. I settant’anni di vita nei quali entra in questo 2025 la rivista Il Regno sono quelli di uno strumento di informazione e di documentazione culturale e religiosa della Chiesa, della Chiesa italiana soprattutto.
Stimato sig. Brunelli,
Celebrare un anniversario è sempre un momento di riflessione. I settant’anni di vita nei quali entra in questo 2025 la rivista Il Regno sono quelli di uno strumento di informazione e di documentazione culturale e religiosa della Chiesa, della Chiesa italiana soprattutto.
La sua origine scaturisce dalla fervida e felice intuizione dei padri Dehoniani (la Congregazione dei sacerdoti del Sacro cuore) di rinnovare, di fronte ai tempi nuovi della Chiesa, la rivista di devozione Il Regno del Sacro cuore, voluta dal fondatore p. Leone Dehon, e per sessant’anni la rivista ne è stata l’autentica espressione. Da dieci anni, Il Regno continua oggi nel suo ruolo, vorrei dire nella sua missione, in forma laicale, sviluppando nuovamente quella ispirazione.
Il Regno è stata ed è la rivista del concilio Vaticano II e del postconcilio in Italia: ha accompagnato la vita della Chiesa alimentandone le istanze riformatrici, secondo lo spirito di rinnovamento del Concilio; ha documentato con cura i testi e gli interventi del magistero della Chiesa; ha stimolato il cammino ecumenico delle Chiese; ha incoraggiato il dialogo interreligioso; ha intercettato i cambiamenti sociali e politici in atto, confrontandosi criticamente con le ideologie del nostro tempo.
Guardando la Chiesa in sé stessa, come mistero di Cristo nella storia, che si rivela, che vive, che opera nella carne viva delle culture e dei popoli, la rivista ha svolto e continua a svolgere un prezioso lavoro di informazione, di documentazione e di interpretazione di questo nostro tempo, favorendo la crescita culturale e spirituale di sacerdoti, religiosi e laici.
Settant’anni rappresentano una stagione della storia. Il tempo di tre generazioni. Nella storia della rivista non sono mancati momenti difficili e periodi critici. In fondo la rivista non ha rinunciato a rischiare il proprio talento, e nella fedeltà alla Chiesa ne è uscita arricchita e rafforzata. In questi settant’anni ha portato frutto. «Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo» (Lc 6,44).
Il mio augurio paterno è che Il Regno, con l’assistenza dello Spirito Santo, continui a svolgere proficuamente il proprio compito, con generosa, umile, libera e fraterna ricerca di rinnovamento al servizio di una Chiesa sempre più sinodale e missionaria, secondo lo spirito di conversione auspicato dal concilio Vaticano II.
Che Gesù vi benedica e la Santa Madre di Dio vi custodisca.
Fraternamente,
Francesco