Padri della Chiesa - I cristiani e il potere / 1: pericolosi credenti
Gli atti dei martiri come documenti politici
Gli Atti degli apostoli, nel parlare della prima evangelizzazione di Antiochia di Siria da parte di Paolo e Barnaba, ricordano che lì per la prima volta i discepoli ricevono il nome di «cristiani» (At 11,26). Al di là delle diverse interpretazioni che gli studiosi propongono del testo e del termine, tutti concordano sul fatto che quest’ultimo abbia un valore anche politico. Che si tratti di un’autodesignazione della comunità cristiana o di una designazione del popolo antiocheno oppure delle autorità romane, certo è che il termine «cristiano» suona alle orecchie dei contemporanei alla stregua di «erodiano» o «cesariano»: dunque un nome politico, che indica l’appartenenza al gruppo di Cristo e che sottolinea una distinzione rispetto ai giudei della sinagoga.
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