Teologia pastorale: il cristianesimo europeo sta morendo?
«Qual è la situazione del cristianesimo in Europa oggi? Qual è la posizione storicamente evoluta del cristianesimo nelle così diverse culture e regioni europee? Quanto il suo messaggio è intessuto nella vita delle persone e delle culture del continente? Ci sono indicazioni per lo sviluppo futuro? La vita e l’opera dei cristiani e delle Chiese sono così ben inculturati da poter plasmare in modo sostenibile il corso della storia europea, il destino dei popoli europei e quindi il destino dell’Europa nel concerto dei continenti?». Le domande sull’avvenire della fede cristiana e delle Chiese in Europa sono, scrive Paul Zulehner, le domande tipiche della teologia pastorale, che muove dall’esame di «ciò che i cristiani in rete fanno nella sfera sociale pubblica grazie alla forza del Vangelo di Gesù Cristo loro affidato e come modellano la loro vita e la loro convivenza», nella tradizione del concilio Vaticano II e operando «in situazione», nella dimensione «locale», «contestuale», legata «alla cultura, ma anche alla denominazione». Di qui l’utilità di ripercorrere lo sviluppo della teologia pastorale distinguendolo secondo le diverse aree linguistiche: tedesca, dell’Europa centro-orientale, francese, italiana. La cui prospettiva è quella di favorire l’emergere di una teologia pastorale paneuropea.
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