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Attualità
Attualità, 10/2023, 15/05/2023, pag. 283

Medio Oriente - Chiesa cattolica: minoranza creativa

Dai drammi politici ripensare come essere «piccolo gregge»

Pierbattista Pizzaballa

In un suo recente discorso papa Francesco ha espresso sinteticamente luci e ombre dell’ultima decade in Medio Oriente, affermando che «in dieci anni tante cose sono accadute: pensiamo alle tristi vicende che hanno coinvolto l’Iraq e la Siria, agli sconvolgimenti dello stesso Paese dei cedri. Ci sono state anche alcune luci di speranza, come la firma ad Abu Dhabi del Documento sulla fratellanza umana».

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Documenti, 2025-1

Terra santa: il tempo del dialogo

Card. Pierbattista Pizzaballa OFM, patriarca latino di Gerusalemme

 «L’attuale grave crisi… non solo ha distrutto in poco tempo le fragili prospettive di pace e di fiducia, ma ha anche cancellato anni di dialogo interreligioso e di faticosa costruzione di relazioni tra diverse comunità religiose e sociali». Una delle vittime della guerra seguita agli attacchi terroristici del 7 ottobre è stato il dialogo interreligioso: lo ha detto il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa OFM, nel suo intervento alla conferenza stampa «Una conflagrazione in Medio Oriente: la situazione dei cristiani in Terra santa», nel corso dell’Assemblea plenaria autunnale della Conferenza episcopale tedesca il 25 settembre 2024 a Fulda.

Per ricostruire le relazioni distrutte il card. Pizzaballa ha richiamato alla necessità di un «linguaggio non esclusivo» («Non è forse questo, in ultima analisi, il più grande contributo della Chiesa nella nostra situazione, ossia fornire un linguaggio che possa creare un nuovo mondo che non è ancora visibile ma è all’orizzonte?»); di ritrovare la voce come leader religiosi («c’è una grande assenza in questa guerra: la parola dei leader religiosi locali»); e di «moltiplicare i gesti di fraternità, pace, accoglienza, perdono e riconciliazione».

Documenti, 2023-21

Il coraggio della pace

Card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme

Gli attacchi terroristici del 7 ottobre dell’organizzazione terroristica Hamas contro basi militari e insediamenti civili nel Sud dello Stato di Israele hanno provocato una violenta risposta militare da parte di quest’ultimo sulla Striscia di Gaza, dove è presente anche una piccola comunità cattolica di circa 200 persone. Il 23 ottobre è intervenuto sul conflitto il patriarca latino di Gerusalemme, il card. Pierbattista Pizzaballa, con una Lettera a tutta la diocesi, in cui afferma l’inutilità della violenza per risolvere la questione israelo-palestinese. «È solo ponendo fine a decenni di occupazione, e alle sue tragiche conseguenze, e dando una chiara e sicura prospettiva nazionale al popolo palestinese che si potrà avviare un serio processo di pace. Se non si risolverà questo problema alla sua radice, non ci sarà mai la stabilità che tutti auspichiamo». Viceversa, «avere il coraggio dell’amore e della pace qui, oggi, significa non permettere che odio, vendetta, rabbia e dolore occupino tutto lo spazio del nostro cuore, dei nostri discorsi, del nostro pensare. Significa impegnarsi personalmente per la giustizia, essere capaci di affermare e denunciare la verità dolorosa delle ingiustizie e del male che ci circonda, senza però che questo inquini le nostre relazioni. Significa impegnarsi, essere convinti che valga ancora la pena di fare tutto il possibile per la pace, la giustizia, l’uguaglianza e la riconciliazione».

 

Attualità, 2020-8

Terra Santa – COVID-19: le palme e la croce

✠ Pierbattista Pizzaballa

Domenica 5 aprile l’amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, ha inviato un messaggio a tutte le comunità: i Luoghi santi sono chiusi e la celebrazione delle Palme, che prevedeva una processione da Betfage alla chiesa di S. Anna, si è limitata a una messa presso il Dominus Flevit, ai piedi del Monte degli ulivi. Riportiamo stralci del testo (red.).