B. Han, Le non cose
Come abbiamo smesso di vivere il reale
E se il mondo stesse evaporando, stesse cioè perdendo, lentamente ma inesorabilmente, il suo spessore corporeo e materiale? Il filosofo tedesco di origini sudcoreane Byung-chul Han, da anni impegnato in una vigorosa quanto implacabile critica del presente, impugna nuovamente il suo «martello filosofico» di nietzschiana memoria, e lo scaglia contro la contemporaneità, nella quale siamo trascinati da forze sempre più potenti.
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