P. Isotta, San Totò
Ma perché associare la santità a Totò? Non si tratta di un accostamento irriverente e (forse) un po’ troppo ardito? Ecco la risposta di Isotta: «Per me Totò è un santo: per l’altezza della sua arte, per la gioia da lui per decenni donata a milioni di persone: gente del popolo, piccola borghesia, poi persino alta, ma anche autentici reietti. Per essere riuscito, con la risata che suscitava, a far per un attimo dimenticare a tutti, non solo ai reietti, le loro tragedie» (p. VIII).
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