F. Palazzi, La politica della rabbia
Per una balistica filosofica
Pochi sentimenti hanno subito un’interdizione così radicale come quella riservata alla rabbia. Troppo facilmente apparentata all’odio, altrettanto facilmente considerata prossima alla violenza, la rabbia è stata progressivamente squalificata, spinta ai margini del discorso pubblico. Estromessa, privata di legittimità, essa oggi non sembra avere diritto di cittadinanza nell’agone politico.
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