Il potere del sacro
La teologia di fronte alle violenze sessuali
Perché la questione degli abusi e delle violenze (in primis su minori) nella Chiesa costituisce una sfida per la teologia? Perché, soprattutto in ambito tedesco, si parla di esse come di un «complesso sistemico»? Che relazione c’è tra la crisi innescata dalla pedofilia e la liturgia? Gli studi che sono stati effettuati prima negli USA e soprattutto in Germania hanno messo in luce il fatto che la pedofilia nella Chiesa è resa possibile grazie a un complesso insieme di fattori – «il modo di gestire il potere, la maniera di comprendere la sessualità, le forme di vita sacerdotale» – agiti dai singoli soggetti colpevoli. Per questo fine è stato avviato il Cammino sinodale tedesco e per questo motivo lo studio che qui presentiamo analizza «le dinamiche specifiche del potere sacralizzato». E lo fa puntando all’ambito liturgico, perché qui si rende particolarmente visibile il «potere» vissuto nella Chiesa, i suoi codici, le sue pratiche, le sue logiche, la sua estetica. Il rischio maggiore, quello dell’«autoreferenzialità», è quello di diventare come un corpo con «una grande testa» ma quasi privo di membra, cioè una liturgia clericale priva della teologia battesimale che dà forma alla comunità che celebra.
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