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Attualità
Attualità, 12/2021, 15/06/2021, pag. 367

Inquieta e vagabonda

L’esperienza spirituale di santa Teresa d’Avila nella nuova traduzione della sua Vita

Carmelo di Legnano

Andariega, vagabonda, è la parola con cui fu appellata Teresa. In realtà, il nunzio apostolico Filippo Sega, opponendosi in modo assai fermo all’opera di fondazione dei Carmeli degli Scalzi, la definì in modo ben più completo: «Donna inquieta e vagabonda, disobbediente e contumace». Questo accade nel 1577, dunque molti anni dopo che Teresa aveva scritto il libro della sua Vita, o come è piaciuto chiamarlo a lei Il libro delle misericordie di Dio.

 

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