M. Maraviglia, Semplicemente una che vive
Il lascito di Adriana Zarri, la prima donna teologa ed eremita d’Italia, è, a distanza di pochi anni dalla sua morte, piuttosto ignorato. Sulla sua complessa personalità, che ha vissuto una folgorante esperienza di Dio e di fedeltà all’umano e alla terra, sembra essere calato il silenzio. Nonostante l’impegno solerte a tenerne viva la memoria da parte di un’associazione di amici costituitasi a Ca’ Sassino, l’ultima sua residenza, con incontri sulla sua figura e con la pubblicazione di alcuni significativi suoi saggi, pochi ricordano il suo contributo alla ricerca religiosa e alla vita civile.
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