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Attualità
Attualità, 22/2019, 15/12/2019, pag. 677

E. Loewenthal, Nessuno ritorna a Baghdad

Giancarlo Azzano

Il romanzo si può leggere attraverso la lente della simbologia biblica. La trama del racconto è la diaspora dei componenti d’una famiglia ebraica, che si svolge in un ambiente internazionale: New York, Londra, Madrid, Milano, Tel Aviv...: «Siamo tutti uomini e donne d’aria, capaci di volare in giro per il mondo senza rimpianti, senza mai guardarsi indietro (…) Quello che conta è vivere, non ricordare. Perché i ricordi più sono dolci più male fanno all’anima e al corpo» (112).

 

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Giancarlo Azzano

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Giancarlo Azzano

La «catastrofe ecologica fa sì che anche la scrittura, contaminandosi con l’angoscia e l’impotenza che ci sovrastano, assuma un ruolo del tutto particolare. Alla domanda sul perché si dovrebbe ancora scrivere libri, le risposte sono: per mappare il passato e il presente, così da fornire al lettore una cartografia del futuro; per fornire strumenti tecnici o speculativi, e per immaginare un mondo diverso di homo sapiens».

 

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Giancarlo Azzano

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