M. Granieri, L. Miele, Il Vangelo secondo il rock
Il Vangelo secondo il rock è il frutto di un lavoro intelligente e creativo e s’inserisce in un filone che la casa editrice segue da anni, approfondendo la ricerca del religioso nei prodotti della cultura popolare: dai Simpson a Mafalda, da Harry Potter a Leonard Cohen. Miele, giornalista di Avvenire, per la stessa casa editrice ha pubblicato Il Vangelo secondo Bruce Springsteen (cf. Regno-att. 6,2018,161) e ripropone qui alcuni temi biblici presenti nelle canzoni del «Boss». Primo tra tutti quello del fallimento della paternità: da Adam Raised a Cain, con il male trasmesso da una generazione all’altra, a My Father’s House, una rilettura della parabola del figliol prodigo con finale infelice.1
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