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Attualità
Attualità, 18/2019, 15/10/2019, pag. 547

R. Christin, Turismo di massa e usura del mondo

Luca Miele

Una nuova specie s’aggira, da tempo, sul pianeta. È l’homo turistiscus. È possibile tracciare l’identikit di questo nuovo personaggio, ormai così familiare, in cui ci trasformiamo tutti a intervalli più o meno regolari? L’homo turistiscus – scrive in Turismo di massa e usura del mondo il sociologo francese Rodolphe Christin – è «dromomaniaco», è afflitto, cioè, da uno strano e inguaribile virus: quello che lo costringe a una mobilità incessante.

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