A
Attualità
Attualità, 10/2019, 15/05/2019, pag. 283

Altro che nonviolenti!

I cattolici e la retorica sull’«inutile strage» nel Primo conflitto mondiale

Daniele Menozzi

Il quinquennio 2014-2018 è stato scandito dalla celebrazione del centenario dei più salienti eventi verificatisi nella Grande guerra. Sul piano religioso quelle celebrazioni sono spesso state l’occasione per diffondere una presentazione complessiva del primo conflitto mondiale come «inutile strage». Ne è stato vettore il fatto che papa Francesco ha più volte fatto ricorso a questa espressione per caratterizzare ogni scontro bellico. Probabilmente intendeva in tal modo rafforzare la svolta da lui impressa alla trattazione teologica del tema: il Vangelo esige che verso i conflitti armati i credenti adottino il metodo della non-violenza (che non vuol ovviamente dire passiva acquiescenza alla violenza bellica).

 

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2025-20

I papi e la pace

Chiesa e Stato-nazione in un libro di Maria Paiano

Daniele Menozzi
Nella primavera 2024 Maria Paiano – docente di Storia del cristianesimo e delle Chiese all’Università di Firenze e autrice di un importante volume sull’orientamento impresso da Benedetto XV alla preghiera dei fedeli durante la Grande guerra – è stata chiamata dall’Università di Ginevra a tenere un corso sull’atteggiamento cattolico verso guerra...
Attualità, 2025-16

Tutte le ambiguità di «antisemitismo»

Ignazio Veca indaga sul falso Discorso del rabbino

Daniele Menozzi

Tra i più vistosi fenomeni del mondo attuale si può collocare la risemantizzazione della categoria di «antisemitismo»

Attualità, 2025-14

E. Renan, Francesco d’Assisi

Daniele Menozzi

La figura di Ernest Renan è tornata agli onori della cronaca. L’attuale presidente del Consiglio, volendo fugare i dubbi sulla martellante presenza nel suo discorso pubblico del termine «nazione», ha chiarito che lo utilizzava secondo la celebre accezione dello storico francese: «La nazione è un plebiscito di tutti i giorni».