L. Miele, Il Vangelo secondo Bruce Springsteen
Da qualche anno anche nel nostro paese si parla di pop theology. Materia ancora sfuggente e poco definibile in maniera precisa; di fatto, ormai a più riprese, stanno comparendo sul mercato editoriale italiano testi che, incentrandosi su materiali della cultura popolare (musicale, fumettistica, letteraria, cinematografica), verificano eventuali barlumi di un Vangelo secondo i Beatles o secondo Harry Potter, valorizzando incroci, suggestioni, ipotesi di lavoro, sottolineando prospettive marcatamente interdisciplinari e interculturali.
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