Terroristi e religioni
Un immaginario sociale da un lato malato e dall’altro assente
Molteplici sono gli sforzi di decifrare il fenomeno recente del terrorismo.1 In maniera del tutto particolare la vicenda delle azioni violente a matrice islamica ha attirato, per più motivi, l’attenzione. Tra i tentativi di riflessione recente sul problema si annovera Nella mente di un terrorista dello psicologo Luigi Zoja che – qui in dialogo con Omar Bellicini (Einaudi, Milano 2017, pp. XXIV+104) – si era già segnalato per alcuni interessanti studi su tematiche quali la dipendenza, il consumismo, l’assenza di figure paterne, la proiezione dell’odio e più recentemente la paranoia.
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