Sinodo sui giovani - Spiritualità: Maria e gli yes-man
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Leggendo l’Instrumentum laboris in vista dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la regione panamazzonica (6-27 ottobre), sul versante teologico s’impone all’attenzione un’idea di fondo: il mondo e la Chiesa vanno visti con due occhi da aprire insieme, in modo che si abbia uno sguardo integrale. Va corretto un pericoloso strabismo, condizione nella quale gli occhi sono mal allineati e non sono orientati nella stessa direzione.
Non una dolce ouverture, ma aspre grida. Il Documento preparatorio dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione panamazzonica (DP) si presenta come una breve sinfonia, con tre tempi che corrispondono al metodo del «vedere, giudicare (discernere) e agire». Questa sinfonia ha i caratteri della musica (armonia, ritmo, forza, vitalità, delicatezza ecc.), ma il suo motivo d’inizio (o ouverture) ha un’intonazione che s’esprime in quel linguaggio poliglotta che è il «grido».
Il 9 aprile è stata presentata la terza esortazione di papa Francesco Gaudete et exsultate sulla santità, datata 19 marzo. Il titolo è composto da due verbi usati da Gesù (cf. Mt 5,12) per dar coraggio e profetizzare la gloria «a coloro che sono perseguitati o umiliati per causa sua».
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