Fantascienza - Religione: il futuro nel presente
Piccolo inno sul secondo «Albo d’onore» della fantascienza di Robert Silverberg
Si dice che la fantascienza sia il genere (post)moderno più vicino alla religione. Si legga solo il titolo delle brevi storie raccolte in un volume antologico curato dal noto scrittore Robert Silverberg: La ricerca di Sant’Aquino (A. Boucher), I nove miliardi di nomi di Dio (A.C. Clarke) o Una rosa per l’Ecclesiaste (R. Zelazny). Nell’ordine: il primo titolo allude al teologo scolastico medievale Tommaso d’Aquino e rivela la ricerca – ma di cosa? – di un cristiano nelle circostanze di una persecuzione (che ricorda assolutamente quella della Roma antica) in un’epoca tecnocratica, e come una meravigliosa religione può trasformarsi in una politica manipolatrice.
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