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Attualità
Attualità, 10/2018, 15/05/2018, pag. 305

Lo studio della teologia in Italia: verso dove?

Milena Mariani

Qual è l’orizzonte dell’esercizio della teologia oggi? E in Italia in particolare? Dopo una ricognizione storica sul percorso (a volte accidentato) e lo statuto dei centri di studio teologici – in Italia ormai solo intra-ecclesiali –, Milena Mariani propone tre grandi interrogativi su cui confrontare la richiesta tanto insistita dal papa, anche nella recente Veritatis gaudium, di un sapere teologico «in uscita»: se, innanzitutto, l’emarginazione della teologia dal resto delle discipline non sia anche un’autoemarginazione di un pensiero troppo preoccupato dell’intra moenia ecclesiale. Poi, se sia seriamente considerato il dato dell’analfabetismo religioso oggi dilagante e se, infine, il doppio binario degli studi per chierici e per laici sia realmente fruttuoso. All’interno di questa barriera ve n’è un’altra, sottolineata da Cristina Simonelli, che è quella della presenza quasi clandestina delle teologhe, che dice di una forma clericale che la materia ha assunto in via di fatto più che di diritto. Veritatis gaudium offre un orizzonte nuovo. Come scrive Piero Coda, il testo «ha preso atto della vorticosa accelerazione e della vasta proporzione del cambiamento in atto». Interdisciplinarietà, trans-disciplinarietà devono tradursi in volontà di «vivere rischiosamente e con fedeltà sulla frontiera». Il tracciato è aperto, lo si vorrà percorrere?

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