A
Attualità
Attualità, 4/2017, 15/02/2017, pag. 109

Cristiani nel mondo: perseguitati

Paolo Tomassone

Sono in aumento i numeri della persecuzione anticristiana nel mondo. Secondo l’ultimo rapporto dello statunitense Pew Research Center il 74% della popolazione mondiale vive in paesi (oltre 100) con un alto livello di restrizioni o ostilità nei confronti della religione.Il fenomeno è così vasto che si fatica a contenerlo nelle cronache quotidiane. L’organismo International Christian Concern (ICC) nel suo rapporto annuale Hall of Shame si è concentrata sui 12 paesi del mondo dove si possono identificare «i peggiori persecutori dei cristiani» e ha introdotto per la prima volta quest’anno la categoria «Nuovi e degni di nota», che comprende Stati Uniti, Russia e Messico.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2025-14

E. Todd, La sconfitta dell’Occidente

Paolo Tomassone

L’Occidente sta perdendo la partita globale. È la tesi di Todd, che intreccia demografia, antropologia e geopolitica per decifrare un declino che va oltre la crisi economica o militare. Scritto nei primi mesi del 2024, mentre il conflitto ucraino entrava nel suo secondo anno, il libro usa quella guerra come specchio di trasformazioni più profonde.

Attualità, 2025-14

Italia - Rapporto Caritas: lavorare non basta

Cresce il lavoro povero, manca la casa, calano le cure mediche

Paolo Tomassone

Cè un’Italia che ogni mattina si alza, va al lavoro fino a sera e non riesce comunque a pagare l’affitto. Un’Italia che ha smesso di credere nella promessa che un’occupazione, qualsiasi occupazione, sia il passaporto per una vita dignitosa. È l’Italia dei working poor, i lavoratori poveri che rappresentano ormai quasi un quarto delle persone che bussano alle porte dei centri Caritas.

 

Attualità, 2025-12

Italia carceri - Antigone: senza respiro

Paolo Tomassone

Siamo «senza respiro! I detenuti sono senza respiro. Gli operatori sono senza respiro». Le parole di Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, sono un grido d’allarme che attraversa i muri delle 189 carceri italiane.