Attualità, 4/2016, 15/02/2016, pag. 102
Sud Sudan: non c'è pace
Davide Maggiore
La «popolazione è stanca di questa situazione, eppure si continua a combattere. I conflitti si moltiplicano: la guerra lega le mani al paese e rende difficile qualsiasi cambiamento». Chiara Scanagatta, dell’organizzazione non governativa Cuamm - Medici con l’Africa, è da poco rientrata dal Sud Sudan: nel paese il conflitto tra il governo guidato dal presidente Salva Kiir e i ribelli fedeli al suo ex vice, Riek Machar, dura da dicembre 2013. Non è stato fermato nemmeno dalla firma, lo scorso agosto, di un accordo di pace che prevede la creazione di un governo di unità nazionale in cui il capo dei ribelli figuri, di nuovo, come «numero due».
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