Attualità, 4/2016, 15/02/2016, pag. 91
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Natura, umanità, transumano, il contributo di Hans Jonas
Qualche anno fa il celebre settimanale di informazione Time (21.2.2011) dedicava la prima pagina a un articolo dello scrittore statunitense Lev Grossman sulle trasformazioni cui in futuro sarebbe andato incontro l’essere umano grazie all’interazione con ritrovati tecnologici, tra cui computer, robot e protesi «intelligenti». Le conseguenze – sosteneva l’autore – sarebbero tali da produrre entro qualche decennio un radicale mutamento e un inedito potenziamento della natura umana, il cui significato veniva mirabilmente riassunto dal titolo di quell’articolo: «2045: l’anno in cui l’uomo diventa immortale».
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