Politica internazionale: fine dei diritti dell'uomo?
Crisi del modello democratico liberale e aspirazioni dei paesi emergenti
Sottoposti a una critica filosofica fin dalla loro origine, i diritti dell’uomo devono ormai far fronte a un clima di fine regno. Nei dibattiti accademici non si esita a evocare «la fine dei diritti dell’uomo», che Arendt annunciava già nel 1951. In genere, a usare questa formula sconcertante sono non tanto cinici disincantati quanto piuttosto utopisti, che denunciano un’evoluzione e rinviano così al doppio significato del termine «fine»: «la fine dei diritti dell’uomo giunge quando essi perdono il loro fine utopico», od osservatori inquieti, che vogliono attirare l’attenzione sulle politiche liberticide adottate in nome della sicurezza nazionale.
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