Attualità, 5/2015, 15/05/2015, pag. 331
P. Ferrara, La politica inframondiale; Religioni e relazioni internazionali
Andrea Franzoni
Talvolta «abbiamo bisogno di parole nuove per descrivere fenomeni nuovi». La caduta del Muro di Berlino ci ha traghettato nell’era globale, un’era che avrebbe dovuto essere pacifica, aprendo le porte al dilagare della democrazia e del mercato globale, ma che al contrario ha innalzato nuovi muri e moltiplicato le occasioni di conflitto, non solo tra gli stati ma anche tra le diverse comunità interne a questi ultimi.
La tesi dell’autore – segretario generale dell’Istituto universitario europeo di Firenze e docente di Teoria politica della comunità internazionale presso l’Istituto universitario Sophia di Loppiano, dopo aver svolto numerosi incarichi diplomatici –, nel volume La politica inframondiale, è che ci troviamo oramai in un’era post-globale e che se fino a qualche tempo fa gli assetti e le pratiche della politica mondiale potevano essere semplicemente inquadrate nel contesto della globalizzazione, oggi questo termine risulta quantomeno improprio e superato.
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