Sull'"Elusione" di Bertuletti dell'idealismo tedesco
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Misurarsi con posizioni teologiche che vegliano persistentemente su «cultura» e «storia», coltivando il sospetto che esse siano ciò che insidia la «ragione» nella sua aprioristica oggettività e immutabilità, è un lavoro a cui Maurizio Chiodi, titolare di varie docenze, membro della Pontificia accademia per la vita e consultore del Dicastero per la dottrina della fede, si dedica da molti anni.
Il nome di Cassandra – la Cassandra di Christa Wolf nello specifico, libro di notevole impatto uscito negli anni Ottanta – è stato pronunciato nell’introduzione di Lucia Vantini al seminario «Le donne, il drago, le stelle.
Il tema scelto per il convegno della Facoltà teologica di Milano del 18 febbraio scorso – «Ripensare l’umano nell’era delle tecnologie digitali» – è «inevitabile e rischioso», come ha affermato il preside, Angelo Maffeis, nella sua introduzione.
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