Attualità, 2/2015, 15/02/2015, pag. 100
Kenya: fondamentalismi
D. Maggiore
Le persone «qui sono pronte a perdere il lavoro piuttosto che tornare, perché sentono che la loro vita è davvero in pericolo». Mons. Paul Darmanin, francescano maltese, è il vescovo di Garissa, la diocesi del Kenya nordorientale dove si trova la località di Mandera: un nome che ormai nel paese è associato ai due sanguinosi attacchi che i fondamentalisti somali di al-Shabaab hanno portato a termine il 22 novembre e il 2 dicembre scorsi. A essere presi come bersaglio sono stati nel primo caso un autobus, con 28 passeggeri letteralmente giustiziati, nel secondo il cantiere all’interno di una cava, dove i morti sono stati 36.
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