D. Lambert
Alla «robotizzazione dell'umano» in ambiti particolari si accompagna ormai la tendenza a un’«umanizzazione dei robot» (moral machine) che consentirebbe, sotto il controllo di opportuni software «etici», di delegare alla macchina decisioni importanti in campo medico, giuridico, economico e militare. Sullo sfondo – spiega in questo saggio il prof. Dominique Lambert –, tali tentativi alimentano correnti di «pensiero trans-umanista», che mirando a un potenziamento illimitato dell’umano ne determinerebbero in realtà la dissoluzione, a partire dagli aspetti – per lui costitutivi – di fragilità e di limite. Di fronte alla minaccia, e riconoscendo tutta la validità del progresso tecnologico, Lambert individua nell’antropologia cristiana l’istanza critica adeguata a stabilire criteri capaci di ricollocare «in modo corretto e coerente» la robotica in rapporto all’umano, «evitando che essa lo riduca o lo distrugga aumentandolo a dismisura».
Studio del mese, 15/03/2014, pag. 203