A
Attualità
Attualità, 8/2013, 15/04/2013, pag. 195

Italia - Elezioni politche 2013: un altro ciclo è finito. Analisi dei risultati del voto del 24-25/2

P. Segatti
Le elezioni dello scorso febbraio segnano una chiara discontinuità rispetto a quelle del 2008 da diversi punti di vista. Ma non da tutti, come vedremo. Iniziamo dai risultati. Nel 2008 si recò a votare un po’ più dell’80% degli aventi diritto. Il 24 e 25 febbraio scorso andarono alle urne circa tre italiani su quattro. Un calo dunque di cinque punti percentuali. Il più grande della storia repubblicana. Nel 2008 i due maggiori partiti, il Popolo della libertà (PDL) e il Partito democratico (PD), avevano totalizzato il 70% circa dei voti validi. Lo scorso febbraio i voti dei due maggiori partiti alla Camera ha raggiunto il 51% dei voti validi. Più in generale perdono voti tutti i partiti della «seconda» Repubblica. Il PDL perde più della metà dei voti del 2008 e il PD più di un terzo. Perdono la Lega Nord e l’Unione di centro (UDC). Escono dal Parlamento i partiti della sinistra radicale e giustizialista. Entrano invece in scena nuovi attori, come il Movimento 5 stelle (M5S) con il 25% circa dei voti, e poi Scelta civica di Monti con l’8%. Entrambi hanno rappresentato la sfida al bipolarismo dei passati anni. Il primo l’ha vinta al di là forse delle stesse sue aspettative. Il secondo ha dato il suo contributo a ridimensionare le fortune dell’UDC, e in misura minore del PD e del PDL.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2015-2

Elezioni in Grecia: l'asse nazional-populista

P. Segatti
Il successo elettorale di Syriza (Coalizione della sinistra radicale greca) è stato enorme. Ha trasformato in primaria forza politica un insieme di piccoli partiti di estrema sinistra, maoisti, trozkisti ed eurocomunisti. Con la spinta del premio di maggioranza, ha anche sfiorato la maggioranza assoluta dei seggi (149 su 300). Senza dubbio le dimensioni del successo elettorale riflettono un profondo ed esteso moto di protesta verso le politiche anti-crisi suggerite dalla Commissione Europea.
Attualità, 2011-8

Italia - Politica: la nascita della Lega. Una storia che ci appartiene

P. Segatti
Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, la trasformazione della Lega Nord da fenomeno marginale a partito di rilevanza nazionale si iscrive in un periodo di grandi turbolenze della società e della politica italiana. Senza dimenticare la caduta del Muro di Berlino, la lista di tali turbolenze include l’impasse e poi la crisi aperta del sistema politico nazionale di cui Tangentopoli è un aspetto, la crisi economica e l’allargamento della frattura tra Nord e Sud, i vincoli posti dall’Europa, il peso fiscale a fronte delle prestazioni dello stato.
Attualità, 2010-10

Ricerca de Il Regno sull'Italia religiosa: da cattolica a genericamente cristiana

P. Segatti, G. Brunelli
Il futuro dell’Italia religiosa ha il profilo di un paese che da cattolico diviene genericamente cristiano. Un’indagine condotta da Paolo Segatti, docente di Sociologia politica presso l’Università di Milano, per la rivista Il Regno mostra che il processo di secolarizzazione in Italia non si è fermato, bensì ha prodotto un accentuato pluralismo nei modi di vivere il rapporto con la religione: i tratti che compongono l’identità religiosa degli italiani evidenziano una coerenza reciproca piuttosto debole, come debole risulta la loro capacità di orientare opinioni coerenti sul magistero e sui temi del dibattito pubblico. Paradossalmente, per quanto la Chiesa come istituzione occupi una posizione d’indubbio rilievo e goda di grande credibilità presso molti, tuttavia non mostra una netta capacità d’indirizzo sulle opinioni degli italiani sui temi che esulano dalle questioni strettamente spirituali. Nel volgere di una generazione, i cattolici in Italia cesseranno di essere una maggioranza.