Attualità, 2/2013, 15/01/2013, pag. 25
Germania - Chiese e violenze sui minori: Una retromarcia
La determinazione con la quale era stata presentata all’indomani dello scoppio degli scandali nel 2010 la decisione dell’episcopato tedesco di aprire gli archivi diocesani per un’indagine scientifica a tutto campo sulla pedofilia in contesto ecclesiastico si è improvvisamente indebolita. Il 9 gennaio scorso, infatti, un comunicato della Conferenza episcopale tedesca ha annunciato che l’indagine affidata all’Istituto di ricerca criminologica della Bassa Sassonia (noto con l’acronimo tedesco KFN), diretto dal prof. Christian Pfeiffer, è stata interrotta per il venir meno della «fiducia» reciproca. Non è cosa nuova che l’approccio alla pedofilia, da parte dell’istituzione ecclesiastica, mostri un andamento non sempre lineare, pur avendo compiuto passi reali e coraggiosi in direzione del rinnovamento: un caso emblematico è quello dell’episcopato australiano, che dopo essere stato tra i primi a dotarsi di linee guida (cf. Regno-att. 18,2012,629) è oggi messo sotto inchiesta da parte di una commissione d’indagine indipendente a livello federale, per come ha gestito sin qui il problema.
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