S. Dianich
Débacle o reinvenzione? In Europa un ciclo storico si è definitivamente concluso, quello della diffusione della fede cristiana attraverso un contesto socialmente omogeneo che riservava alle Chiese cristiane un ruolo privilegiato, garantito anche dal potere politico.
L’idea di poter contrastare questo sviluppo è stata abbandonata dalla Chiesa cattolica solo con il concilio Vaticano II, che ha «riprogrammato» la presenza ecclesiale nel mondo non più in termini di dualismo e contrapposizione, ma in quelli nuovi di servizio, fraternità, stima, amore.
Ma per dare attuazione pratica a questo cambio di paradigma – che non è una débacle ma l’opportunità per la Chiesa di ritrovarsi più somigliante a Cristo e più degna di annunciare il Vangelo – e ricreare le condizioni per un’evangelizzazione nuova, alcune scelte significative sono necessarie:
empowerment dei laici, auto-riforma in senso sinodale, adesione rinnovata all’imperativo evangelico della povertà.
Studio del mese, 15/07/2013, pag. 463