Attualità, 10/2013, 15/05/2013, pag. 281
Albania - Diario: il sapore del pane. Un volontario in Mirdita. Chi emigra e chi rimane
Avendo finito da poco di leggere Mattatoio n. 5 ho una gran voglia di abusarne con le citazioni. Penso che una delle frasi più riuscite sia: «Così va la vita». Applausi a Kurt Vonnegut. L’altro giorno sono tornato in Albania, e in aereo pensavo a tutti quelli che mi hanno chiesto cosa si faccia qui. In realtà non c’è molto da dire sulla miseria. Questa è una citazione. L’originale sarebbe: non c’è molto da dire su un massacro. Ad ogni modo, non c’è molto da dire neanche sull’uomo. Lo stipendio medio in Albania gira intorno ai 200 euro, che non è un modo di dire «la gente crepa di freddo e di fame». Oltre a uno stipendio/guadagno subentrano l’agricoltura e l’allevamento di sussistenza per chi possiede un poco di terra; questo al Nord arretrato, Mirdita, Tropoja, le regioni povere, mentre al Sud si vive meglio per la maggiore industrializzazione. Ma anche qui, in Mirdita, nessuno muore di fame, chi non ha bestiame forse la soffre un poco, ma l’Occidente è troppo vicino perché la situazione peggiori. Con quei 200 euro, comunque, un albanese mantiene un benessere consono a cultura e tradizione.
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