Attualità, 8/2012, 15/04/2012, pag. 268
Vietnam - Santa Sede: Il caso Van Thuan
Doveva visitare il Vietnam dal 23 marzo al 9 aprile per raccogliere documenti e testimonianze utili alla causa di beatificazione del card. François- Xavier Nguyen Van Thuan; ma una delegazione del Vicariato di Roma, la diocesi dove è aperta la causa del porporato vietnamita, si è vista rifiutare i visti turistici ottenuti dall’ambasciata di Hanoi in Italia a pochi giorni dalla partenza. Van Thuan, nipote del primo presidente del Vietnam del Sud, rimase sotto arresto per 13 anni da parte del governo comunista di Hanoi. La sua nomina a vescovo ausiliare di Saigon (Ho Chi Minh City) nel 1975 – appena una settimana prima della conquista della città da parte dei vietcong – venne interpretata dal governo vietnamita come un’«ingerenza» da parte della Chiesa e dell’Occidente. Una volta liberato, a Van Thuan non venne permesso di rientrare nel suo paese e papa Giovanni Paolo II lo chiamò a lavorare in Vaticano, fino a crearlo cardinale nel 2001.
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