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Attualità
Attualità, 8/2012, 15/04/2012, pag. 267

Myanmar - Elezioni e democrazia: Vince Suu Kyi

A. Speciale
La timida «primavera birmana» avviata dal presidente Thein Sein e dal suo governo ha fatto un passo avanti decisivo con le elezioni suppletive che si sono svolte nel paese del Sud-est asiatico lo scorso primo aprile. Si trattava del primo voto democratico internazionalmente riconosciuto in Myanmar da oltre vent’anni, e a riportare un successo nettissimo, con 43 seggi conquistati sui 45 in palio, è stato il partito del premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi, la Lega nazionale per la democrazia. Un lento processo di riforme in Myanmar è iniziato nel novembre 2010, con lezioni giudicate una farsa dall’Occidente ma che hanno comunque segnato il ritorno a un governo civile dopo due decenni di regime militare. A guidare il paese viene eletto Thein Sein, un ex generale come buona parte della leadership del paese, e contemporaneamente Suu Kyi viene liberata dagli arresti domiciliari a cui era stata relegata quasi continuamente sin dal 1990 – l’anno in cui il suo partito aveva vinto elezioni mai riconosciute dalla giunta militare.

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Francesco e Welby: il bianco e il viola

A. Speciale
L’obiettivo della breve visita romana dell’arcivescovo Welby era principalmente, come spiegato dal responsabile per il dialogo degli anglicani all’interno del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, mons. Mark Langham, quello di permettere ai due di conoscersi e di stabilire un rapporto spirituale, sulla scia della profonda stima intellettuale che ha unito Benedetto XVI e l’arcivescovo Rowan Williams, al di là dei momenti di tensione che ci sono stati tra le due Chiese nel corso degli ultimi anni.
Attualità, 2012-20

Filippine - Fronte islamico: Verso la pace a Mindanao

A. Speciale
Ci sono voluti più di 40 anni di conflitto e almeno 100.000 morti su entrambi i fronti. Ma lo scorso 15 ottobre, con una cerimonia solenne nel Palazzo presidenziale di Malacanang a Manila, il governo delle Filippine e il Fronte islamico di liberazione Moro (MILF) hanno firmato un accordo di pace. Nel terreno di scontro tra le due parti, l’isola a maggioranza musulmana di Mindanao, sarà creata entro il 2016 una regione autonoma col nome di «Bangsamoro». Si tratta di un termine locale per identificare la comunità islamica, ed è un segno della volontà di Manila di riconoscere il dominio ancestrale delle terre da parte delle etnie di religione musulmana. La creazione della nuova regione semiautonoma sarà comunque sottoposta a referendum popolare, mentre il governo centrale manterrà il controllo della difesa e della sicurezza, nonché la gestione della politica estera ed economica.
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A. Speciale
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