Attualità, 18/2012, 15/10/2012, pag. 641
Cinema - I colori della passione: d'arte, di storia e di fede. P. Bruegel e L. Majewski
È possibile fare di un dipinto del Cinquecento la materia di un film? I colori della passione del regista polacco Lech Majewski fornisce alla domanda una risposta senz’altro positiva. Del resto non è la prima volta che il cinema trae ispirazione dalla storia dell’arte «ricostruendo» con i propri mezzi audio- visivi veri e propri «quadri viventi» (tableaux vivants) all’interno delle proprie narrazioni: anzi, si può dire che fa questo fin dalle sue origini. Ma qui l’operazione è compiuta con una coscienza e una maestria tali da lasciare impressionati. La complessità che investe tanto le intenzioni iniziali dell’artista quanto i risultati effettivamente conseguiti richiede di essere almeno in parte sciolta da una lettura che dia qualche ausilio interpretativo.
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