Attualità, 12/2012, 15/06/2012, pag. 431
Sul corvo e dintorni. Contro la mania di fare appello al papa
Non sopporto i libri di Gianluigi Nuzzi e Vaticano SpA (Chiarelettere, Milano 2009) ho impiegato più di un anno a leggerlo, ma per Sua santità (Chiarelettere, Milano 2012; cf. Regno-att. 10,2012,304 e in questo numero a p. 376) mi sono dovuto affrettare, sia per l’insistenza della moglie – «che vaticanista sei» – sia per il volo radente dei corvi che provocavano continue richieste d’interviste e d’articoli. L’ho dunque letto e qui ne do un mio conto trasversale e malevolo, perché è vero che non amo Nuzzi ma i documenti sono documenti. Ho avuto diverse sofferenze nel leggere e una prevalente su tutte che formulo con l’esclamazione: «Ma guarda quanti pirla tormentano il povero papa per le loro cavolate». Ho sempre avuto questa insofferenza. Suore devotissime, giovani latino-americane e italiane anziane, mi hanno ospitato nella loro casa a Milano e mi hanno implorato: «Lei che incontra il papa ci aiuti ad avere un colloquio».
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