Attualità, 4/2011, 15/02/2011, pag. 82
Germania - Stagione del dialogo: ultima chiamata? Un manifesto dei teologi
Credere nell’insegnamento della Chiesa non significa tacere sui suoi conflitti interni e riferire di questi dibattiti non significa schierarsi», in particolare raccontando le vicende della Chiesa tedesca in cui «verità della Chiesa e libertà di espressione, come anche controversie e unità, sono realmente viste come contraddizioni». Le parole di Ludwig Ring-Eifel (cf. Regno-att. 18,2010,642), direttore dell’agenzia di stampa Katholische Nachrichtenagentur (KNA) possono introdurre il racconto delle recenti tensioni che hanno interessato la Chiesa in Germania. Una lettera clamorosa di alcuni dei massimi esponenti dell’Unione cristiano-democratica (CDU) sull’ordinazione dei viri probati (21.1.2011), la successiva polemica fra due cardinali, il neonominato Walter Brandmüller e il prestigioso Karl Lehmann, la scoperta di un memorandum del 1970, firmato anche dall’allora teologo Joseph Ratzinger, in cui si chiedeva ai vescovi il riesame della legge sul celibato dei preti (Süddeutsche Zeitung 28.1.2011), il manifesto di oltre 220 teologi su alcune delle tematiche più scottanti della vita ecclesiale odierna (4.2.2011): sono i passaggi più evidenti di un confronto diretto fra le anime della Chiesa locale.
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