Attualità, 22/2011, 15/12/2011, pag. 742
Myanmar - Democratizzazione: fuori dall'isolamento
Procede, a piccoli passi, la lenta transizione che sta portando il Myanmar (Birmania) fuori dalla lunghissima stagione della dittatura e dal conseguente isolamento internazionale (soprattutto da parte dell’Occidente) verso una democrazia compiuta e un’integrazione regionale nel quadrante asiatico sudorientale. Ai primi di dicembre ha avuto luogo una storica visita di Hillary Rodham Clinton, segretario di stato americano, nel paese, la prima in mezzo secolo dopo una politica dell’embargo e delle sanzioni durata per tutti gli anni Novanta e Duemila. Il segretario di stato americano ha affermato di non essere pronta a togliere le sanzioni, poiché l’atto dev’essere approvato dal Congresso americano, nel quale l’amministrazione Obama ha incontrato numerose critiche per una visita di alto livello ritenuta prematura. Utile tuttavia a non consentire che l’unico punto di riferimento per l’acerba democrazia birmana rimanga la Cina, e a rinsaldare l’immagine degli Stati Uniti come patroni globali della democrazia e dei diritti umani.
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