Attualità, 22/2011, 15/12/2011, pag. 775
Michele Pellegrino. 25° dalla morte, 40° da Camminare insieme: lo stile ecclesiale
«Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo». Ho scelto questa frase del suo amatissimo sant’Agostino, per esprimere in poche parole lo stile di vita e di testimonianza ecclesiale di p. Michele Pellegrino – così si faceva chiamare –, arcivescovo di Torino dal 1965 al 1977. Lo scriveva lui stesso: «In confronto al passato, è necessario cercare oggi nuovi modi, un nuovo stile». Con la grazia di Dio e con la sua apertura allo Spirito e la sua determinazione, questo stile egli ce l’ha fatto pregustare. Ed è come se queste parole le dicesse a noi ancora oggi: «Con voi sono cristiano, in questa grande famiglia che è la Chiesa e che è insieme a essa l’umanità; per voi sono stato vescovo, perché il Signore mi ha chiamato a seguirlo e inviato con questo ministero: essere custode e servitore della vostra fede in lui, del vostro impegno per la giustizia e la libertà degli uomini, della vera gioia per tutti». Vorrei cercare, a 25 anni dalla sua morte, di evidenziare con semplicità, riandando con la memoria alla sua figura e azione pastorale, qualche tratto del suo stile ecclesiale che più colpisce e che, ne sono convinto, riveste una precisa attualità, per la Chiesa e la società, in questo oggi che c’invita con forza a un sussulto di responsabilità e a uno slancio di novità.
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