Attualità, 20/2011, 15/11/2011, pag. 660
Africa - Kenya-Nigeria: Movimenti di terrore
Poco prima della fine, Gheddafi aveva, tra le altre cose, agitato la minaccia di un sicuro dilagare del terrorismo di matrice islamica in tutto il continente africano. Certamente tale minaccia aveva una sua ben fondata radice, visto che ormai da anni si parla dell’esistenza di Al Qaeda nel Maghreb islamico (AQMI) che ha giustificato operazioni militari d’ampia portata, sostenute anche dall’amministrazione statunitense. Comunque, con la caduta del regime libico un enorme quantitativo di armi sono risultate facilmente disponibili e, in parte, hanno già preso la via di alcuni paesi sub-sahariani. Per valutare fino a che punto si è articolata Al Qaeda in Africa si è riunito ad Algeri il 16 e il 17 novembre il Forum globale contro il terrorismo, mettendo a tema l’aggiornamento sui recenti movimenti di AQMI che da tempo è affiliata con gli shabaab della Somalia e oggi anche con il gruppo Boko Haram (letteralmente: «l’educazione occidentale è peccato») che ha la sua base in Nigeria. In questi due stati, infatti, sono stati segnalati violenti scontri riconducibili ad Al Qaeda, anche se le dinamiche sono piuttosto differenti.
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