Attualità, 2/2011, 15/01/2011, pag. 5
Pakistan - Libertà religiosa: un problema di democrazia. Legge sulla blasfemia e fondamentalismo
L'8 novembre 2010, per la prima volta da quando è entrata in vigore la legge sulla blasfemia, è stata condannata a morte una donna, Asia Bibi, suscitando in tutto il mondo campagne di mobilitazione in sua difesa, e in Pakistan una prova di forza tra movimenti radicali e liberali, sulla quale si gioca non solo la questione della libertà religiosa ma anche il futuro democratico del paese. Parallelamente al risvegliarsi dell’attenzione internazionale sul caso di Asia Bibi e sulla necessità di una modifica della legge, si è fatta più forte la pressione dei movimenti islamisti sulle istituzioni pakistane, in un momento di profonda debolezza del governo per l’uscita dalla maggioranza di due partiti, il laico Muttahida Qaumi Movement e il Jamiat Ulema-e-Islam. Difficile non mettere in collegamento questa pressione con l’evoluzione della situazione nel confinante Afghanistan e il travaso di estremisti talebani nel Pakistan.
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.