Attualità, 2/2010, 15/01/2010, pag. 4
Cina - Chiese e fedi: sete spirituale e risposte formali. «Controversia sui riti» e clandestinità
Non si può negare il fatto che i rapporti Cina-Vaticano siano entrati in un periodo di transizione»: l’espressione usata da alcuni vescovi e preti cinesi in una lettera resa pubblica dall’agenzia Fides (16.11.2009) mostra la consapevolezza diffusa della continuità del dialogo fra Santa Sede e governo cinese. Diversamente dai timori, espressi e non compiutamente superati, di un’implosione per gesti unilaterali difficilmente rimediabili (cf. Regno-att. 12,2009,382). Ciò che attualmente si persegue non è tanto il riconoscimento diplomatico quanto una serie di pratiche e norme condivise su alcuni punti della vita ecclesiale: dalla nomina dei vescovi alla configurazione di una Conferenza episcopale nazionale.
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