Attualità, 10/2010, 15/05/2010, pag. 315
Camorra. La lente del sociologo
Ogni riflessione sulla camorra dopo Gomorra e le polemiche che ne sono seguite rischia di alimentare un dubbio: che si persegua una finalità mediatica. Questo triste destino sembra abbattersi su ogni lavoro editoriale che abbia per oggetto le organizzazioni criminali, la mafia, la camorra, anche se ha una veste scientifica». Sono parole di presentazione di un recente lavoro sulla criminalità organizzata in Campania secondo diverse prospettive, per marcare non solo le eterogenee finalità degli scritti sulle forme di criminalità organizzata in Italia, ma anche i generi che li caratterizzano. Al di là dell’impatto mediatico di alcune di queste produzioni, come Gomorra di Roberto Saviano, fondamentalmente si intende porre un discrimine tra opere che hanno una prevalente finalità «narrativa » (letteraria, cinematografica, televisiva ecc.) e quelle che invece si avvalgono di un linguaggio scientifico a fini analitici.
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